Sulla sua pagina Facebook, per denigrare l’immagine di Chanel, fece dei parallelismi tra il suo pensiero e quello di Tony Effe, commettendo però in tal modo un clamoroso autogol dal momento che, da femminista, asseriva implicitamente che l’ex componente della Dark Polo Gang avesse pur sempre una qualche sorta di attività cerebrale che gli permettesse più o meno (ma più meno che più) di unire due o più neuroni – ammesso che ne avesse di ulteriori – di modo da consentirgli un’attività mentale talmente avanzata da poter addirittura vantare un pensiero suo proprio. Un fatto, questo, da non dare assolutamente per scontato, trattandosi d’altronde di Tony Effe. Infine, concluse il suo post accusandola di essere una misogina in quanto “Seppur donna, complice dell’ignobile e abominevole società patriarcale, nonchè dell’aberrazione da essa prodotta e nota con il nome di maschilismo, poichè quanto da lei dichiarato è prova tangibile della sua colpevolezza di ragionare come un uomo. E anche peggio, come un uomo di destra”. A quel punto Chanel perse la pazienza e, ispirandosi ai discorsi culturali e all’aulico linguaggio proferiti dalle sue follower, le rispose: “Signora, io ritengo di essere più donna di lei perchè ancora non sono in menopausa e non soffro di secchezza vaginale!”. A quel punto la distinta professoressa colse la palla al balzo per accusarla nuovamente: “Queste sue ignobili parole non sono altro che la conferma che lei è una scostumata, una villana, una cafona che non fa onore a noi Donne! E anzi, questo suo ultimo commento la rende a tutti gli effetti una reietta dall’universo femminile, che di certo non merita personalità del suo livello. Distintamente la saluto consigliandole altresì di imparare quantomeno le basi del bon-ton, sempre che ne sia in grado, e di acculturarsi un po’ anzichè offendere una signora più grande di lei mancandole addirittura di rispetto!”. “Al suo bon-ton, signora, io ci squirto sopra! E anzichè perdere tempo a screditare su facebook una ragazza che potrebbe essere anche sua figlia le consiglio di farsi una bella trombata, sempre che suo marito ancora glielo dia!!”.
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venerdì 10 ottobre 2025
giovedì 9 ottobre 2025
La Fama e la Ricchezza in Sartoria
ARTICOLO ESTRATTO DA INFORMAZIONE.NEWS E ZARABAZÀ.
Domenica 26 ottobre è il giorno prescelto per un evento di notevole rilievo culturale per la città di Giulianova: si tratta della presentazione dell’ultimo imperdibile libro del dott. Eugenio Flajani Galli, il romanzo satirico-umoristico “La Fama e la Ricchezza”. Già disponibile su Amazon e la cui lettura è riservata ai soli adulti a causa dei contenuti e delle tematiche trattate, si contraddistingue altresì per essere un testo dallo stile inconfondibile e dai toni grotteschi, dissacranti, a tratti onirici, che affonda le sue radici nell’opera di autori quali Bauman e Pasolini per analizzare, comprendere e quindi mettere alla berlina la società dell’apparenza e dell’opulenza in cui oggi viviamo. Una società “liquida”, come la battezzò Bauman, fortemente individualista, pragmatica e nichilista. Inoltre, essendo priva di valori è anche fortemente orientata all’edonismo, al materialismo e al consumismo più irresponsabile − già ampiamente denunciato da Pasolini − ed allo stesso tempo rappresentativa di un malessere diffuso, a cui vanno incontro soprattutto le nuove generazioni, in primis i millennials più giovani o i ragazzi della Gen Z. Partendo da tali assunti epistemologici si va inevitabilmente a delineare un quadro della società odierna assolutamente critico, che ci porta conseguentemente a interrogarci su quali possono essere i fantocci degni di adorazione da parte delle nuove generazioni. Soldi, rispetto, prestigio, visibilità, notorietà, successo...in poche parole la fama e la ricchezza. Il raggiungimento di questi traguardi, di questi obiettivi di vita, è altresì considerata cosa essenziale e non negoziabile, ragion per cui si può anche essere disposti a tutto pur di “farcela”, come testimoniano i protagonisti del presente libro, soggetti grotteschi ma allo stesso tempo molto umani, che fanno da vero e proprio specchio a quella che è la società degli uomini e delle donne di oggi. Ragionano allo stesso modo, si comportano alla stessa maniera, utilizzano il loro stesso linguaggio. Ecco perchè è anche facile poterci empatizzare, considerato tra l’altro che tale loro disincantata umanità li spinge al soddisfacimento di quelli che altro non sono se non i meri bisogni odierni (dei bisogni pop, potremmo definirli). In altre parole essi cercano in tutti i modi di arricchirsi e di raggiungere la notorietà, o quantomeno di dimostrare qualcosa, magari in primo luogo proprio a se stessi. Ed essendo altresì tenuti in ostaggio dalla società dell’edonismo e dell’apparenza – la società liquida teorizzata da Bauman e quella dei consumi descritta da Pasolini – ma allo stesso modo affetti da una sorta di sindrome di Stoccolma di massa, fanno il gioco della stessa società che è causa dei loro stessi mali, poichè anzichè metterla in dubbio e combatterla, la accettano acriticamente conformandosi ad essa in tutto e per tutto. E a proposito della società, è bene sottolineare che anche la politica e le istituzioni sono complici dello stato di malessere in cui versa la società odierna, poichè di fatto non fanno nulla per cambiarla o quantomeno per migliorarla. D’altra parte sono gli stessi politici – che non a caso vengono spesso presi di mira in questo libro – i primi a cui fa comodo che l’uomo odierno viva nella società liquida e sia ridotto ad essere superficiale e pragmatico, semplice burattino nelle loro mani, facile preda dell’influenza esercitata dal populismo. Un cittadino di questo genere si può tenere a bada anche semplicemente offrendogli panem et circenses, come facevano già i romani per distrarre e tenere occupato il popolo, cioè dandogli da mangiare e offrendogli spettacoli. Ma tra tanti spettacoli che di spettacolare hanno solo il potere di far rizzare i capelli (vedasi ad esempio il Grande Fratello o le challenge di TikTok), scegliamo almeno qualche intrattenimento sano e che faccia riflettere come la lettura, meglio se riesce anche a coniugare l’aspetto istruttivo-culturale con quello ludico-ricreativo. Il presente libro, dall’inconfondibile stile picaresco, è infatti appositamente pensato per coniugare entrambi questi aspetti, l’apollineo con il dionisiaco, come direbbe Nietzsche. Non solo permette di apprendere molte cose da eterogenei ambiti dello scibile – che spaziano dalla filosofia alla legge, dalla psicologia alla finanza, dall’arte alla letteratura, e così via – ma fa anche riflettere su quella che è la società odierna, e allo stesso tempo...regala tante belle risate!
L’appuntamento è alle ore 17.30 presso La Sartoria di via D’Annunzio a Giulianova Lido, ove “La Fama e la Ricchezza” verrà letto dopo la dovuta introduzione da parte del prof. Luca Mastrocola (un ulteriore incentivo a presentarsi e...in orario!). Seguirà un aperitivo su ordinazione da prenotare al numero 3774395765.
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